di Marilena Rodi
Una commissione speciale per l’approfondimento di particolari questioni e una commissione d’inchiesta per accertare la regolarità e correttezza di determinate attività amministrative comunale (vale a dire la questione rifiuti-conferimento).
Questo è stato richiesto con formale nota protocollata stamattina alla presidente del consiglio e al Prefetto di Bari. A firmare il documento i 6 consiglieri di opposizione Gino Petroni, Rino Carelli, Piero Savino, Mariagrazia Palmieri, Anna Maria Latrofa e Antonello Caravella.
La commissione speciale dovrebbe avere come obiettivo quello di far chiarezza sulle dichiarazioni rilasciate dall’assessora Silvia Lioce in occasione delle sue dimissioni; sulle affermazioni rilasciate in consiglio comunale il 26 luglio 2016 dalla consigliera Verna relative a un presunto terrorismo psicologico perpetrato; sulle dichiarazioni rilasciate alla Gazzetta del Mezzogiorno dall’assessora Francesca Barone riguardanti le sue assenze prolungate in giunta “per – si legge – asserite incompatibilità con la giunta stessa”; e sulle dichiarazioni rilasciate dalla consigliera Verna alla Gazzetta del Mezzogiorno la settimana scorsa e relative alle presunte cose al limite della legittimità.
L’altra commissione d’inchiesta, invece, riguarderebbe una valutazione circa l’attuale appalto di igiene urbana visto che la raccolta porta a porta solo a Casamassima non è ancora partita (e – fanno notare i consiglieri – nonostante ci sia stato un considerevole aumento dei costi). Sotto la lente – chiedono – dovrebbe finire anche il contratto con la Tersan Puglia di Modugno per il conferimento della frazione organica, che potrebbe – scrivono – contenere estremi di non copertura della spesa ai capitoli di riferimento.
Un’altra gatta da pelare.
Un pensiero su “Casamassima, l’opposizione chiede le commissioni d’inchiesta su presunte illegittimità e raccolta differenziata”